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La Bottega Dolceamara

La Bakery Contemporanea Che Valorizza Il Km Buono E L'Artigianalità

La Bottega Dolcemara è un naturale luogo di incontro: la tradizione si fonde con la tecnica e la creatività della contemporaneità. Nelle mani e nella mente di Francesca, pastrychef e capobanda di questo progetto, vivono entrambe e si sposano perfettamente.
Il nome Dolceamara deriva da un divertente neologismo e racchiude in sé la filosofia di questa bakery contemporanea: il dolce non è mai dolce, senza l’amaro.
Bottega Dolceamara è una moderna bottega/laboratorio creata da Francesca Monti. Classe ’86, girovaga per attitudine, ha abbandonato la comfort zone della città natìa per cimentarsi con nuove realtà, per superare i propri limiti ed andare alla ricerca di quelle esperienze che hanno segnato e arricchito il suo percorso da pastry chef. La Bottega nasce dal desiderio della pastry chef Francesca di tornare a casa e sperimentare nella sua terra il bagaglio culturale e tecnico immagazzinato negli anni.

Un punto di partenza che è l’approdo di diversi viaggi, incontri, confronti e contaminazioni che sfociano in un progetto nuovo crocevia di produttori ed esperienze, in cui alla ricerca costante si abbina la gioia di creare dolci portatori sani di benessere. A tenere insieme tutto i concetti della buona pasticcieria: il km buono, la stagionalità, la freschezza e la qualità delle materie prime. La Bottega si divide in due spazi: il laboratorio progettato in modo da lavorare diverse tipologie di prodotti; e l’area accoglienza formata dai nostri due piccoli banconi, i dolci e i lievitati, ultimo non per importanza il nostro giardino conviviale, una saletta da thè a cielo aperto: qui il tempo può rallentare, l’assaggio dei nostri prodotti trova un luogo rilassante in cui l’esperienza della degustazione si fa graduale, completa e ogni richiesta può essere soddisfatta in modo “sartoriale”. Ti è mai capitato di entrare in un locale e sentirti a casa? Allora Benvenuto in Bottega, la mia piccola bakery. In uno spazio volutamente raccolto – in modo da poter dare la giusta attenzione a ogni cliente – si è subito avvolti da vetrine ricche di prelibatezze. La classica bottega di una volta, dove ti senti accolto e coccolato, ha ispirato la mia bottega. Avevo in mente la bottega di quartiere con un pizzico di nord europa, quella da matita sopra l’orecchio, per intenderci. A differenza di una tipica pasticceria di paese qui non trovi tutto sempre, ma a seconda delle stagioni e dell’andamento delle piccole produzioni, troverai ogni volta qualcosa di diverso. Il progetto della Bottega non è concluso e non lo sarà mai è un processo in evoluzione, è un seme per un progetto più ampio”.
Francesca